tag:blogger.com,1999:blog-78408249342294065982024-03-28T20:28:18.724-07:00Dottor Tancredi PascucciPsicologo Psicoterapeuta cognitivo-comportamentaleEdric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.comBlogger247125tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-75941900750896381272024-03-25T02:39:00.000-07:002024-03-25T02:48:57.459-07:00Rinforzi sbagliati<p></p><div style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimbV5x2xQVMu1p7nZj0eQ8cGv6Dq7B0u83lYWrFPEkzDvUahCN9q-Umj9uyjJN-Tc0WKUxhZlE9z8RdT-2HvIk-mDiPuQ9Helpn8BDi8xtihZr0dTcI1ZIxGDZQGfWmSXjuuysf8-O1E2pE-aA1k5Ws5kbs8CJwXMAjz2leIlch7dB8hNpeO-1EvN3U8BV/s708/79999c0b499348e18ef61d638c7cde12.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="276" data-original-width="708" height="125" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimbV5x2xQVMu1p7nZj0eQ8cGv6Dq7B0u83lYWrFPEkzDvUahCN9q-Umj9uyjJN-Tc0WKUxhZlE9z8RdT-2HvIk-mDiPuQ9Helpn8BDi8xtihZr0dTcI1ZIxGDZQGfWmSXjuuysf8-O1E2pE-aA1k5Ws5kbs8CJwXMAjz2leIlch7dB8hNpeO-1EvN3U8BV/s320/79999c0b499348e18ef61d638c7cde12.jpg" width="320" /></a></div>Nel XVI secolo gli europei, dopo averle scoperte, si riversano sulle Americhe. Il primo grande regnante precolombiano, Montezuma, accoglie Hernàn Cortes e i conquistadores pensando che siano degli Dei e riempendoli di doni e accogliendoli, continuando anche dopo che si palesano come conquistatori, sperando di ammansirli. 15 anni dopo Francisco Pizarro segue le orme del precedente condottiero e il regnante Ataualpa, per liberarsi dalla prigionia dopo una sconfitta, gli promette una stanza piena di oro e argento. Anche Ataualpa non fa che rendere più avidi e violenti conquistatori, rinforzandoli in un loro atteggiamento predatorio.<p></p><p>Questo è un errore comune che fanno genitori, educatori e insegnanti incapaci: rinforzare un comportamento disfunzionale. Il pensiero fallimentare alla base è che, per bloccare un comportamento aggressivo basti fare doni. Errore. Come questi due regnanti di cui sopra che regalano oggetti pregiati a un gruppo di soldati composto da avidi, violenti, stupratori, sadici, criminali assortito e soggetti arrabbiati con Dio. Questo non scoraggia l'altro a fare ancora più richieste e a usare la violenza, possiamo fare questo discorso con militari violenti, adulti viziati, adulti con disturbo personale antisociale di personalità e bambini con disturbo oppositivo-provocatorio.</p><p>Chiaramente con i bambini non si usa la punizione e la violenza al giorno d'oggi e in questa parte del Mondo. Basta saper maneggiare sapientemente il rinforzo, aspettare che l'altro arrivi a emettere un comportamento funzionale e accettabile per poterlo rinforzare. Ci vuole pazienza, dove la fretta e incapacità di gestione portano chi non sa aspettare a rinforzare capricci e negligenza, sperando in un cambiamento che probabilmente non arriverà mai.</p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-56806955078249391712024-03-18T02:58:00.000-07:002024-03-18T03:01:03.893-07:00Progetto wishraiser sulla festa del papà<p><span style="background-color: white; color: rgba(0, 0, 0, 0.9); font-family: -apple-system, system-ui, BlinkMacSystemFont, "Segoe UI", Roboto, "Helvetica Neue", "Fira Sans", Ubuntu, Oxygen, "Oxygen Sans", Cantarell, "Droid Sans", "Apple Color Emoji", "Segoe UI Emoji", "Segoe UI Emoji", "Segoe UI Symbol", "Lucida Grande", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 20px; white-space-collapse: preserve;">Di seguito il <a href="https://wishraiser.com/aps-il-viandante-e-la-montagna" target="_blank">link</a> wishraiser sulla festa del papà a cui aderisce l'Associazione "Il viandante e la montagna". Essere padre o comunque genitore è sempre un azzardo in un mondo confuso e complicato. Tanti doveri, poco sostegno, i diritti quando ci sono sono poco chiari. Le parole d'ordine sono supporto, ascolto e informazione.</span></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-52343056714941512772024-02-25T01:13:00.000-08:002024-02-25T04:51:03.853-08:00<p>I Ferragnez si sono lasciati.</p><p>Il primo pensiero o meglio, il primo impulso estremista (comprensibile) è quello di dire CHISSENEFREGA o QUALCUNO PENSI AL BAMBINO.</p><p>Quello personale e, per definizione, cinico e opinabile, è quello che in un un paese drammaticamente ignorante, arretrato, bigotto e meschino come questo, potrebbe essere uno spunto di riflessione, bisogna accontentarsi visto che il tema separazione con figli di mezzo offre spunti che la politica e il celebre spot di Esselunga non hanno saputo trattare per un tempo sufficientemente prolungato. Parliamo dei Ferranez, come compromesso non metto l'immagine che non meritano (nonostante questo sia un mondo assuefatto a parole chiavi e immagini) e rilanciamo che se proprio non li sopportiamo ci sta il caso Totti-Blasi. Il divorzio è una conquista dei diritti civili, trattato penosamente in Italia visto che questo paese l'ha concesso con sofferenza e in ritardo rispetto a molti altri paesi civili. L'opinione personale - non condivisa da ideologi da tutte e due le parti delle barricate - è che i ricchi soffrono quanto i poveri come in questo caso e i minori si prendono il fuoco incrociato di genitori, nonni, CTU, assistenti sociali, psicologi nei fatti o realmente improvvisati, e vicini di casa ignoranti in tutto. L'unico aggravante per i VIP è che nella fila di ignorati che esprimono la loro opinabile opinione come verità ci sono i giornalisti. Per tutto il resto, il ricco fa soffrire i figli quanto il morto di fame. Se volete emettere giudizi, aspettate di avere più informazioni, visto che a caldo non si capisce niente, e schierarsi dalla parte di uno dei genitori è il primo errore.</p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-68328080559530732732024-02-24T02:52:00.000-08:002024-02-25T01:29:45.727-08:00Vivere senza piani<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0M5gGzKVb9233AoGXjj073kLJ9ZmQUdjql8lOMlnvm6yXzBVb1LsdhkUnxWpMYZx2UJZa55umXfrX9BtAwpEOwROJlgUWyZ28p29a4DIYSnlCSAdq2hZAnvmeV2jImcwBOfUUFRrTonR6x53SM5Dyb3nTb9H0_gdSuxSJ5dJhXMPR38s72csGJmQnOb66/s300/download.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0M5gGzKVb9233AoGXjj073kLJ9ZmQUdjql8lOMlnvm6yXzBVb1LsdhkUnxWpMYZx2UJZa55umXfrX9BtAwpEOwROJlgUWyZ28p29a4DIYSnlCSAdq2hZAnvmeV2jImcwBOfUUFRrTonR6x53SM5Dyb3nTb9H0_gdSuxSJ5dJhXMPR38s72csGJmQnOb66/s1600/download.jpg" width="300" /></a></div>Peanut Butter è l'alter ego di successo della B-Movie star in declino Bojack Horseman nell'omonima serie. Mentre il secondo è cinico, razionalizzante, affetto da ruminazioni e rimuginii, egoista, cupo e amareggiato, Peanut è spensierato, allegro, estroverso, leggero. Non è una questione di bontà, sono 2 facce della stessa medaglia, il primo è solo più giovane e molto fortunato. Forse non è neanche stupido, è solo una persona che vive alla giornata, totalmente privo di pianificazione e aspettative rispetto al mondo. Sarà cinismo, ma il mondo non accoglie chi è solo fortunato, almeno non per lungo tempo. Occorre pianificare, avere un minimo di aspettative nei confronti degli altri, senza sperare che il proprio talento (se esistente) verrà premiato dal destino o dal proverbiale colpo di fortuna. Non ci è dato sapere se fa così perché è stupido, probabilmente non è uno di quelli che rimanda per paura i problemi. Peanut Butter inizia il telfilm come stella nascente, il suo essere così ingenuo, irresponsabile e irrealista lo porterà a incappare in una serie importante di fallimenti, aldilà delle cattiverie che gli augura il livoroso e invidioso Bojack.<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-41159783035531571222024-02-02T11:15:00.000-08:002024-02-02T22:34:34.467-08:00<div>Aggiornamento sportivo in ritardo: Sinner batte Djokovic.</div><div>Sono poco sul pezzo perché non mi interesso di tennis. Perché mi interesso poco di sport. Perché sono scarso negli sport, uno degli ambiti in cui mi permetto il lusso di essere ignorante e incompetente. Nel mio essere mediamente aggiornato sulla cronaca so che Djokovic era contrario al vaccino quando era obbligatorio per gli eventi sportivi di grande rilievo. Voleva evitarlo perché temeva di non dare il massimo sul campo, dimenticando la legge e la tutela della salute altrui che, giusto o sbagliato che sia, era quello che veniva imposto allora. E dopo poco tempo a quanto pare non ha dato il massimo sul campo, essendo stato battuto.</div><div>Sì, sono un po' cattivello, ma questo è in asse con il tifo sportivo, da dilettante o aficionado, basta rispettare la Legge e, in fondo, negli ultimi anni sembra davvero che il mondo si sia popolato di tifosi che parlano non solo di sport, ma anche politica, medicina, psicologia, tecnologia e etica; sì non sono un virologo, né tantomeno un esperto sportivo; sì, non conosco Djokovic come persona, aldilà del personaggio mediatico che si è creato con o senza l'aiuto di chi cura la sua immagine, magari in privato è una questiona squisita e simpatica; non conosco neanche Sinner, che molto a occhio mi sembra simpatico.</div><div>L'importante è ammettere la propria ignoranza in alcuni ambiti, anche quando ci si schiera.</div>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-38478592825850313072024-01-28T12:38:00.000-08:002024-01-29T00:54:10.693-08:00Soggettività, assolutismi e sensazioni<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyDMqKiofKQBNP8dew-LfLuZat4j9Oc04YEc3cCHh65d_7LdWUBTlPYXsyFvThAbYDcVk6tVrK5uB2iWnE7kOZwP14GLC0-BpkmpDwTQXkizDySxPR1V3_NHkooJW3NmvWCWdL6-z4V2w4zKvYgHxBXmSJ2n8MtIWJBkY1-2MmCpRi3l9gkkflrXQ0FkiK/s265/download.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="265" data-original-width="190" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyDMqKiofKQBNP8dew-LfLuZat4j9Oc04YEc3cCHh65d_7LdWUBTlPYXsyFvThAbYDcVk6tVrK5uB2iWnE7kOZwP14GLC0-BpkmpDwTQXkizDySxPR1V3_NHkooJW3NmvWCWdL6-z4V2w4zKvYgHxBXmSJ2n8MtIWJBkY1-2MmCpRi3l9gkkflrXQ0FkiK/s1600/download.jpeg" width="190" /></a></div>L'oggettività è una cosa rara. Un adagio comune a molti modelli psicoterapeutici validi è che spesso viene confuso come oggettivo ciò che è soggettivo. Il beneficio del dubbio aiuta, ma quando la persona è in uno stato di sofferenza ciò non è facile. Ciò vale per pochi minuti, come in un episodio attacco di panico, a impostazioni più durevoli come in condizioni francamente psicotiche o disturbi di personalità. Chi sta in uno stato simile è convinto di morire, di avere una fretta e un'urgenza drammatica, di essere il più sfortunato del mondo, di meritare certi trattamenti di favore solo per una questione di giustizia terrena o divina. L'estrazione sociale e l'istruzione non contano, tutte queste grida sono all'insegna dell'incompetenza, vediamo una casalinga o un scienziato sociale convinti di avere una malattia che nessun medico capisce o anche un cameriere o un medico convinti che i membri di un complotto socio politico stiano manovrando il destino del mondo. Non conta la reale conoscenza di qualcosa, conta la sensazione personale spacciata come reale e appunto oggettiva. Chi la vede così e non riesce a rivedere le proprie posizioni quando e se finisce questo stato di alterazione è inarrestabile, convinto di ciò di cui è convinto solo lui/lei, senza rendersi conto che a un terzo occhio ha idee che risultano addirittura deliranti, supponenti e prepotenti.<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-22525837038890871022024-01-10T02:18:00.000-08:002024-01-10T02:18:06.551-08:00Nuova pubblicazione sull'impresa familiare<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizl9eVoTIxBXhq7_zQzod-HxLR0jQyJ4PsN1ZdGeSFxOP8Yb39po2sJ3Cp1c6Kmj8X1ugu1wb3AEnPHsZ9yi3sMQBWiB4X2tLCwTb16p51wgqfmlHao4UO5VL5h_5IxnJO5JnYDnYL_ZfFzQBrLxlx3_eR2C4e72ITii5-GoefNYWFaMNQFGW1BXWdyzST/s680/Human-Factors.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="680" data-original-width="680" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizl9eVoTIxBXhq7_zQzod-HxLR0jQyJ4PsN1ZdGeSFxOP8Yb39po2sJ3Cp1c6Kmj8X1ugu1wb3AEnPHsZ9yi3sMQBWiB4X2tLCwTb16p51wgqfmlHao4UO5VL5h_5IxnJO5JnYDnYL_ZfFzQBrLxlx3_eR2C4e72ITii5-GoefNYWFaMNQFGW1BXWdyzST/s320/Human-Factors.webp" width="320" /></a></div><br />Oggi è stata pubblicata su questa <a href="https://revista.infad.eu/index.php/IJODAEP/article/view/2580">rivista</a> portoghese un articolo sull'impresa familiare a cui ho contribuito. Collaborazione fra la mia Università UTIU Uninettuno, la Cattedra di Tomar, Extremadura e Burgos. Purtroppo mi tocca studiare anche il portoghese oltre al solito inglese e spagnolo...<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-46001103063451005602024-01-01T04:01:00.000-08:002024-01-01T04:01:14.931-08:00Buon anno nuovo<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirMnSYoTN0oz_JWn-2x1IltarPUYh_6fsZ-AU2UfQkA6L4b6GwSZebCnBLq5Eu8il7SuIKd6LpMXjX8B98556RGb0q1biPSEuxnEU7Xrv81jRy0dFvU2PvenTfADCPEs2C9FpSWEi09OQ36jBLb9D2jQ1_ILKMvz6Zdx98oNFZBK_9rtxWqwvXIoBLsAKC/s300/download.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirMnSYoTN0oz_JWn-2x1IltarPUYh_6fsZ-AU2UfQkA6L4b6GwSZebCnBLq5Eu8il7SuIKd6LpMXjX8B98556RGb0q1biPSEuxnEU7Xrv81jRy0dFvU2PvenTfADCPEs2C9FpSWEi09OQ36jBLb9D2jQ1_ILKMvz6Zdx98oNFZBK_9rtxWqwvXIoBLsAKC/s1600/download.jpeg" width="300" /></a></div><br /> <p></p><p>Il nuovo anno mostra un concetto di tempo relativo e dipendente dai vari calendari in giro per il mondo, ma ci uniformeremo alla convenzione sociale del mondo in cui viviamo per evitare di fare gli antipatici. Prendendo a prestito un concetto non mio, ma abusato da politici, medici, religiosi, filosofi, personal trainer e tanti altri figuri, col nuovo anno ricordo che iniziano i propositi per l'anno nuovo. Come sfida per un processo di automiglioramento, pensiamo tutti per bene ai nostri buoni propositi.</p><p>Felice anno nuovo!</p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-32724642513252501622023-12-24T22:22:00.000-08:002023-12-24T22:22:09.093-08:00<p>Buon Natale!</p><p>Buone feste per ci ci crede e per chi non ci crede, a chi le passerà in famiglia e a chi no.</p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-65425802580610530202023-12-15T12:05:00.000-08:002023-12-15T12:05:25.966-08:00Paura e coraggio<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-vnAQJEKnx0arUgCVpOhhRp7_UKP2fN14oiPMca76gJMEGqGLNNldb4bSSEy0lR9ZfiAW-atCCCiDxRDt6o_wbfCAv63PnBPEJKBW7tZ8gDakpLlnnvEPYEAEj5gOKRreDeh82PE3A4YO0sestGUr3n9rNLWFQi_lpJdaHZcjqt64_qats67LurQnuE0K/s1236/170300128-b8077ca2-d817-485c-88dc-a3aa04f7ed1b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="577" data-original-width="1236" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-vnAQJEKnx0arUgCVpOhhRp7_UKP2fN14oiPMca76gJMEGqGLNNldb4bSSEy0lR9ZfiAW-atCCCiDxRDt6o_wbfCAv63PnBPEJKBW7tZ8gDakpLlnnvEPYEAEj5gOKRreDeh82PE3A4YO0sestGUr3n9rNLWFQi_lpJdaHZcjqt64_qats67LurQnuE0K/s320/170300128-b8077ca2-d817-485c-88dc-a3aa04f7ed1b.jpg" width="320" /></a></div>Coraggio non significa essere privi di paura. Chi è privo di paura di fronte al pericolo è stupido, non coraggioso. Il coraggio è mitizzato da tanti modelli retorici e ideologici che spesso riguardano aspetti superficiali di sprezzo della paura e che spesso escludono diverse manifestazioni che non rientrano nel banale e viriloide sprezzo del pericolo, magari condito con uso di violenza ed esercizio della forza. Possiamo essere coraggiosi nel non scegliere la violenza, nell'essere generosi, nel fare anche scelte che molti ipocriti criticano, nell'accettare che magari non piacciamo a tutti. Possiamo essere coraggiosi anche quando proviamo terribilmente paura e impariamo ad accettarla, a tollerare le nostre debolezze. Chi è ossessionato dal coraggio a tutti i costi e dal definire deboli alcune categorie di persone fragili non è coraggioso, secondo molti è definibile come codardo. <p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-60076797152011557412023-11-10T12:04:00.006-08:002023-11-10T12:04:58.915-08:00Progetto esistenziale povero<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWxqryywasafI1QLYUn6HlvzN11jPMqUi0q4kPVPS31fBUJTFPaXfMU3ZA09r4dDBku04jf_mKovCYjI5roZ0msvFEb0VOnGDrLhyphenhyphenkL_gEF1QhsIpZWVZi8M0m9GPRGO4RBPF3Uxhq1KU7LVgI19ZPj8-nRYfV5fb5A7QJFprTg1xjomNKGPrg5Ui_6ylL/s847/clima.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="847" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWxqryywasafI1QLYUn6HlvzN11jPMqUi0q4kPVPS31fBUJTFPaXfMU3ZA09r4dDBku04jf_mKovCYjI5roZ0msvFEb0VOnGDrLhyphenhyphenkL_gEF1QhsIpZWVZi8M0m9GPRGO4RBPF3Uxhq1KU7LVgI19ZPj8-nRYfV5fb5A7QJFprTg1xjomNKGPrg5Ui_6ylL/s320/clima.jpg" width="320" /></a></div>Ignazio ha 80 anni e una vita che sta giungendo al termine, ha avuto una vita lunga e fondamentalmente solitaria, mediocre, piatta. Passa la vita in una casa piena di ciarpame senza valore che non intende buttare, il massimo della sua giornata consiste nel vedere vecchi film in televisione, andare a messa, nel fare la spesa rincorrendo le offerte, anche se fondamentalmente non è abituato a mangiare insieme ai familiari, tantomento gli amici. Chi lo vede senza conoscerlo può provare tenerezza, pena, indifferenza, antipatia. Un ipotetico necrologio annuncerebbe il suo decesso definendolo come persona pianta da moglie e figlie, cosa non vera, per quanto siano realmente esistenti. Ignazio in giovinezza era un impiegato di basso livello, praticamente fantozziano, e l'unica sua fonte di gioia era venerare la madre, donna ignorante e prepotente. Fondamentalmente l'unica donna della sua vita, niente a che vedere con la moglie e i figli. Donna che poi muore. Ignazio fondamentalmente smette di avere un serio scopo di vita alla morte della mamma, senza contare che la pensione gli impedisce di tenersi quantomeno occupato e sentirsi produttivo. Il problema non è che la vecchiaia è brutta, c'è chi può raggiungere una veneranda età con i fisiologici acciacchi della vecchiaia, sopravvivere ad amici e - talvolta- perfino a molti parenti fra i più cari, nonché vedere un mondo che il più delle volte peggiora. Il problema di Ignazio è che è sempre stato una persona con quello che definiamo il cosiddetto progetto esistenziale povero, che non ha ricostruito i suoi scopi dopo la morte di mammina. Niente interessi, niente aspirazioni, niente amici, niente cultura, niente valori, niente principi. Una vita simile non solo rischia di essere vuota e patetica, ma anche noiosa, condannando gli altri a una sofferenza anche superiore dovuta a un marito che non è un marito o un padre che non è un padre.<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-15002328511478632342023-10-31T02:05:00.004-07:002023-11-01T04:48:12.836-07:00Cattivi sentimenti e rimuginìo<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDC8q7krBbjkdH9xOzL__cH7KEiBlit2aarozot1XWojwayeg854xe1CT4tN47jCOvG_fldeyAtdGIFQsYjDIO_QWSeXsICa6yO-xhikWtdUa2hxAnLNAzkmQu6TCFFLZeygsuTa-C0AIgc_jDzbC63JjxgGKzDG9XPvYLjyAFCpc8AAtM-CV4yOof5Sqj/s800/Schermata-2019-01-13-alle-21.08.18.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="542" data-original-width="800" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDC8q7krBbjkdH9xOzL__cH7KEiBlit2aarozot1XWojwayeg854xe1CT4tN47jCOvG_fldeyAtdGIFQsYjDIO_QWSeXsICa6yO-xhikWtdUa2hxAnLNAzkmQu6TCFFLZeygsuTa-C0AIgc_jDzbC63JjxgGKzDG9XPvYLjyAFCpc8AAtM-CV4yOof5Sqj/s320/Schermata-2019-01-13-alle-21.08.18.png" width="320" /></a></div>Rancore, livore e astio sono sentimenti che la persona cova per lungo tempo contro altri. L'astio lo prova chi sente di aver ricevuto un torto, livore è un aspetto anche di fisico estetico di chi ha questo drammatico malanimo, rancore deriva dal latino rancere, marcire. Come diceva Lord Byron gli uomini amano in fretta e odiano con calma. Il rancore crea del marcio ed è inevitabilmente spiacevole. E attiva un rimuginìo virtualmente infinito. Il rimuginìo è un'attività cognitiva a basso dispendio energetico che però, essendo perenne e duratura ha un costo anche importante. Chi rimugina troppo ha una metacredenza disfunzionale per la quale si convince che sia un'attività utile.. Ma non è così. Chi rimugina crede che abbia un senso, in realtà danneggia più sé stesso perché arriva a esaurire le proprie energie cognitive che lo distraggono da attività costruttive e arrivando a renderlo esausto per quando si dovrà seriamente impegnare. L'altra credenza altrettanto disfunzionale è che se rimuginiamo tanto la persone oggetto del nostro pensiero arriverà a essere danneggiata. In realtà, tirarla a chi se lo merita (anche meritatamente) non ha molto senso, è quantomeno inutile senza un'attiva pianificazione machiavellica (affascinante, ma sconsigliabile).<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-19424432746250227452023-10-04T05:27:00.003-07:002023-10-04T05:38:34.515-07:00Apprendere dall'esperienza<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2cUxmQXsjkS3IPkLcl34kY35a4UlvtPlIOrrMiNfIXsvr-rTVHIWaCsKTRAR9VZtg1V8cOSt4kUiOEBoTtLdPsPQgTxPMzrQU2jQxpkSLVc_x_8QYkQsNlM15abN8-wKmCR4_NswbImAFOxmBUvuCMxxEpollkaI81CewCpZgNIFDCFzbBsnbCa_cZ_-C/s612/istockphoto-1335529268-612x612.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="612" data-original-width="612" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2cUxmQXsjkS3IPkLcl34kY35a4UlvtPlIOrrMiNfIXsvr-rTVHIWaCsKTRAR9VZtg1V8cOSt4kUiOEBoTtLdPsPQgTxPMzrQU2jQxpkSLVc_x_8QYkQsNlM15abN8-wKmCR4_NswbImAFOxmBUvuCMxxEpollkaI81CewCpZgNIFDCFzbBsnbCa_cZ_-C/s320/istockphoto-1335529268-612x612.jpg" width="320" /></a></div>Spesso il giovane si sente dire di non avere abbastanza esperienza, viene detto da persone più anziane che ritengono di avere più esperienza oltre che più anni, utilizzandolo come strumento di potere per poter escludere qualcuno. In realtà ci troviamo di fronte a una credenza disfunzionale bella e buona, che vede chi ha esperienza dirsi più abile di chi ne ha di meno, spesso siamo circondati da pedagoghi, medici, medici, psicologi e altri professionisti che decantano di fare il loro lavoro da anni. In realtà questa equivalenza non sussiste. Innanzitutto chi ha usato una strategia di lavoro fallimentare e l'ha attuata per anni l'ha iper appresa, ha imparato a sbagliare, magari con gli anni è diventato anche più bravo a sbagliare. Chi ha lavorato male per anni non solo è meno bravo di chi ha appena iniziato a farlo, ma è più difficile che disimpari a lavorare male. Anche perché la supponenza di chi dice di avere anni di esperienza tendenzialmente ci porta a ipotizzare che sia una persona che non ammette la possibilità di sbagliare, dimenticando che tutti sbagliamo e che, se per caso non l'avessimo mai fatto, a un certo punto sbaglieremmo (finalmente!). La vera esperienza è quando apprendiamo dall'esperienza stessa, quando impariamo dai nostri errori, cosa per la quale dobbiamo innanzitutto vederli. Altrimeti non impariamo mai.<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-49141791932654267522023-10-01T05:45:00.001-07:002023-10-03T18:39:00.743-07:00Delusione<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5lAvXmzleTPdsohf7secY-Ur-Fxi0ZcOEDfBqPnLq7P6xUAbER0E_LfjIUGmVbNQVtGOwNv691w81u-tphpcrHaVELH7tDFhVuCva6yfpO2ylfZzjTmrQruM_OMCpkSifcD2RyA5NjvA7TY8f3M2neAejLGYqSpFZaj8bnkDn1NzAn8Uln6cVAxbDT5Cl/s550/stelle.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="547" data-original-width="550" height="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5lAvXmzleTPdsohf7secY-Ur-Fxi0ZcOEDfBqPnLq7P6xUAbER0E_LfjIUGmVbNQVtGOwNv691w81u-tphpcrHaVELH7tDFhVuCva6yfpO2ylfZzjTmrQruM_OMCpkSifcD2RyA5NjvA7TY8f3M2neAejLGYqSpFZaj8bnkDn1NzAn8Uln6cVAxbDT5Cl/s320/stelle.webp" width="320" /></a></div><br /> Ci capita di sentire o vedere in un film o un telefilm la classica frase di un adulto razionalizzante che ci dice che non è arrabbiato, bensì deluso. Troppo impegnativo ammettere che siamo genuinamente arrabbiati, emozione più basica, ma anche fisiologica e non da negare come fanno molti cosiddetti adulti in preda a una ridicola flemma inglese o un falsamente intellettuale stoicismo. Con buona pace per l'analfabetismo anche emotivo che si vede e sente in giro, la delusione è effettivamente un'emozione come la rabbia, si tratta di un'emozione secondaria conseguente al gap che verifichiamo fra una nostra aspettativa e l'effettiva realtà. Perché siamo delusi? Perché spesso non lavoriamo sulle credenze disfunzionali che abbiamo rispetto ad aspettative francamente irrealistiche oppure di nuovo perché abbiamo una credenza falsamente adulta che ci porta a condannare la rabbia che spesso proviamo rispetto a una reale ingiustizia percepita.<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-12346732689943889442023-09-10T13:44:00.006-07:002023-09-11T23:09:50.751-07:00Il truffatore<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-J5sI3KikmE0iIK3EXaE-E4zv6ZirPb9BxonRAy2KuO4vl8W0wFCKwaWgQrbeJZqSN4C4gxQbtQFdGg9ZeZwa9TOXVG-EMGzgMdZEY3ETaLF7xpxljPyObsUcE-91bXnb8-O06Qa2ue1PfX2Y7sf3y2FX8jhej8XA0SbtUFCKhu1eFFJJt1a4jsVna1dc/s560/Reed_warbler_cuckoo-446x560.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="560" data-original-width="446" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-J5sI3KikmE0iIK3EXaE-E4zv6ZirPb9BxonRAy2KuO4vl8W0wFCKwaWgQrbeJZqSN4C4gxQbtQFdGg9ZeZwa9TOXVG-EMGzgMdZEY3ETaLF7xpxljPyObsUcE-91bXnb8-O06Qa2ue1PfX2Y7sf3y2FX8jhej8XA0SbtUFCKhu1eFFJJt1a4jsVna1dc/s320/Reed_warbler_cuckoo-446x560.jpg" width="255" /></a></div>Il cuculo è un volatile che depone l'uovo nel nido di uccelli simili che lo covano al posto suo; il piccolo cuculo cresce fra i loro piccoli e, essendo più grosso e vorace mangerà al posto loro, facendoli morire per poi andare per la sua strada. La selezione naturale offre anche questo. In maniera simile la specie umana offre spettacoli quali l'esemplare dell'antisociale truffatore. Non parliamo del narcisista maligno genio del male, parliamo di soggetti che spesso sono più meschini. Sono senza vergogna e senza scrupolo, il loro unico punto di forza è non guardare in faccia a nessuno, arrivano a truffare anche familiari e amici. Come il cuculo tutte le loro funzioni cognitive, non particolarmente eccezionali, sono volte alla scelta della preda. Non tutti si fanno truffare, bisogna puntare con eleganza a un soggetto più vulnerabile come:<p></p><p>- chi è disperato</p><p>- chi ha qualche tipo di fragilità psichica</p><p>- chi è avido</p><p>- chi spera a sua volta di truffare gli altri</p><p>- chi si fa impietosire dall'aspetto del cuculo che, in fondo, fa un po' pena</p><p>L'ottimismo ci porta a pensare che soggetti simili faranno una brutta fine, qualcuno muore senza figli, amici, partner e morirà solo, chi filia potrebbe addirittura essere truffato dalla prole. Purtroppo è abbastanza irrealistico sperare che una schiatta simile si estingua. </p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-88523883917877374452023-08-01T01:45:00.003-07:002023-08-01T01:45:41.446-07:00Il finto tonto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5FlFdOmUUwO9PBb5IYUcof77WSmiWnGbU9xIJeVxOgbenjYA-8SbY87wRZBIVhg_lMMklgtx_S4dHigtCI7cS9F1IWb4LEl7Eaf254lEA3sIeqD8Qg3-nbdXP39gnSxVQMzSeYGbDqKNAZ3uXw3-9iBx6n8sGv-SvYHqAdPXrYo4UuRAsEPD3Y3Pd5TtC/s624/Carlo-Verdone-e-il-meme-di-In-che-senso.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="340" data-original-width="624" height="174" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5FlFdOmUUwO9PBb5IYUcof77WSmiWnGbU9xIJeVxOgbenjYA-8SbY87wRZBIVhg_lMMklgtx_S4dHigtCI7cS9F1IWb4LEl7Eaf254lEA3sIeqD8Qg3-nbdXP39gnSxVQMzSeYGbDqKNAZ3uXw3-9iBx6n8sGv-SvYHqAdPXrYo4UuRAsEPD3Y3Pd5TtC/s320/Carlo-Verdone-e-il-meme-di-In-che-senso.webp" width="320" /></a></div><br />Una blanda tecnica cognitivo comportamentale consiste nel fare il finto tonto. Modestamente, in un mondo non particolarmente brillante, mi riesce bene. Possiamo azzardare analogie con la maieutica socratica e il paradigma indiziario di Ginzburg e vari personaggi della cinematografia e la letteratura, dal vintage Peter Falk del tenente Colombo al più raffinato Candide di Voltaire. Fare il finto tonto consiste nel fingersi ingenuo e fare domande, risalendo a delle risposte che darà la persona stessa con cui stavamo parlando. Abbiamo già una risposta, già vagliata fra diverse ipotesi e dati che la falsificano nella nostra mente, ma è importante che la dica l'altro, aggirando così le sue resistenze, così sarà lui stesso a permetterci di verificarla. <p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-1852626742036628372023-05-30T12:59:00.000-07:002023-05-30T12:59:07.032-07:00Lavoro di ricerca pubblicato<p> Di seguito il link del mio ultimo <a href="https://www.longdom.org/open-access/video-games-entrepreneurship-a-confrontation-between-strong-multinational-and-indie-software-house.pdf">articolo</a> pubbliato prima della fine del dottorato. Per chi non sa prendere sul serio il mondo dei buoni videogiochi e che non li sa considerare una forma d'arte e un'ottima palestra mentale. Senza esagerare con il loro consumo!</p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-66867514545503545632023-02-19T06:44:00.006-08:002023-02-19T07:14:47.023-08:00La vera storia di Buzz<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwls_jGATRvdZgF6Qush-_EJzPtoeu3oOQ6YzuCA1vYGTVn1i4la4Cq6y1_Pl3iwpayyeJMlb9rx8Zu1u6nxdn6nN7f-rzSw0sl5JJcmG-MIlzVVSLDhD0R9vdnE1p78vCiuuarU3IXhfY_QzYttHtIZlW09nnJHxuBPOS37-1YQKfbBVn-xIqk5_rLg/s1279/blob_w6vp.1280.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1279" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwls_jGATRvdZgF6Qush-_EJzPtoeu3oOQ6YzuCA1vYGTVn1i4la4Cq6y1_Pl3iwpayyeJMlb9rx8Zu1u6nxdn6nN7f-rzSw0sl5JJcmG-MIlzVVSLDhD0R9vdnE1p78vCiuuarU3IXhfY_QzYttHtIZlW09nnJHxuBPOS37-1YQKfbBVn-xIqk5_rLg/s320/blob_w6vp.1280.webp" width="320" /></a></div>In questo film si presenta la storia incentrata sul famosi personaggio spaziale di Toy Story.<br /><br />Buzz Lightyar è un epico eroe galattico che sente sulle spalle il destino di un'intera colonia, cosa che lo porta a essere estremamente sicuro di sè e a tratti spaccone. Ricorda particolarmente un profilo narcisistico di personalità, affascinante, brillante, carismatico, votato all'eccellenza. Tuttavia questa ostentazione copre grandi insicurezze legate al passato da recluta di cui si vergogna. Altra grave insicurezza di Buzz, frequentemente mostrata durante il film, è l'idea che tutto sia sulle sue spalle, specie perché si sente circondato da persone non all'alteza, che contano tutte su di lui in quanto poco capaci quanto lui. Questo non solo genera una negazione della relazione con l'altro per lavorare sempre da solo, ma anche una scarsa stima dell'altro, cosa spesso vissuta come mortificante. In più, oltre la svalutazione dell'altro si muove di pari passo con l'attanagliante senso di personalità. Perché lui ha sulle proprie spalle il successo della propria missone. E non sente di poter contare su quelli che gli sono vicino. Dovrà fare le cose tutto da solo. Il che, se pensiamo a un ranger spaziale che rischia di essere abbandonato nel nula cosmico dello spazio profondo è un poco ironico.Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-829531897654625102023-02-12T04:11:00.000-08:002023-02-12T04:11:01.693-08:00Psicologia giuridica e test psicologici<p>Lo psicologo in Italia una volta formato e abilitato non può fare Psicoterapia, ma può fare Psicodiagnosi oltre al poco specifico supporto e consulenza psicologica che aprono però a un mondo di cialtroni e disinformazione. Ma almeno la Psicodiagnosi (seria) è ancora roba da solo psicologi (seri), che possono così tener teste a tanti altri professionisti, anche i più celebri pezzi grossi delle specializzazioni mediche. Certo, la preparazione universitaria non basta e Scienza e Coscienza vorrebbero che lo psicologo si formasse adeguatamente con corsi, mater e tirocinii mirati. Chiaramente dovrà costruirsi la propria cosiddetta cassetta degli attrezzi, ricordando di coprire tutte le aree che gli potrebbero chiedere di indagare, disturbi psicopatologici specifici, questionari che li approfondiscono tutti insieme, disturbi di Personalità, competenza genitoriale, intelligenza, stili di coping e di apprendimento. Ovviamente in Italia è tutto a carico del professionista, il che se non altro significa che può personalizzare il proprio equipaggiamento e formazione. </p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-65505771020830591212022-11-15T13:03:00.001-08:002022-11-15T21:56:15.309-08:00Generosità<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh305wZG4mQBH5BWNFXOqZr9PPGLPGjfsZDMs7I5lTD9xX2whHRC92dRY8Q7HnTXeJiCDSAfh1xuV2nBJSSptdHTpDwIi5qFIBKlVOwKXePQBZE4_2nVtpUOuLK5eP6ANuupFfG-jb7cmYy9ET64Qkv3-PThvhr2yU7rjHbgSDNeHT45LLRKLXpX-SdtA/s600/depositphotos_24363925-stock-photo-spendthrift.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh305wZG4mQBH5BWNFXOqZr9PPGLPGjfsZDMs7I5lTD9xX2whHRC92dRY8Q7HnTXeJiCDSAfh1xuV2nBJSSptdHTpDwIi5qFIBKlVOwKXePQBZE4_2nVtpUOuLK5eP6ANuupFfG-jb7cmYy9ET64Qkv3-PThvhr2yU7rjHbgSDNeHT45LLRKLXpX-SdtA/s320/depositphotos_24363925-stock-photo-spendthrift.jpg" width="320" /></a></div>Generosità significa offrire un beneficio a favore dell'altro senza aspettarsi qualcosa in cambio. Un qualcosa che se autentico rientra nelle virtù. Ma non sempre si tratta di un gesto autentico. Molti fanno qualcosa per ottenere qualcosa in cambio, molti si aspettano un ritorno, molti sperano nella riconoscenza, qualcuno lo fa come gesto sprezzante per mettere l'altro in imbarazzo o sottolineare il suo rango. La generosità nella nostra cultura è comunque preferibile all'avarizia o la cupidigia, ma porta comunque a conseguenze negative, innanzitutto per il benefattore, ma anche per chi gli è vicino. Nel disturbo bipolare la munificenza può divenire smodata e gravemente disfunzionale, specie se chi è in questa fase incappa in un soggetto approfittatore e con blande o elevate dosi di antisocialità.<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-7033395563691114822022-11-08T00:35:00.003-08:002022-11-08T00:35:29.079-08:00Cattivi esempi<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqtyCt7cqwB3XyttDMGzhgTCXrRdenulZ-SoabALDMrOZiRnpZPDk_cuy_CzfoeZ_ngS9pRaj-nTS6lxcXuztT0_FFwY_TIFWALzM8w1PWerBywY4pUY1a_xkJeYXajKu4hvb1xYI3XrhecxaojG7wD2_7y8jWwb1PE68NGl1FyO3os-tE0dJNS7p63g/s800/carlotta-rossignoli-.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqtyCt7cqwB3XyttDMGzhgTCXrRdenulZ-SoabALDMrOZiRnpZPDk_cuy_CzfoeZ_ngS9pRaj-nTS6lxcXuztT0_FFwY_TIFWALzM8w1PWerBywY4pUY1a_xkJeYXajKu4hvb1xYI3XrhecxaojG7wD2_7y8jWwb1PE68NGl1FyO3os-tE0dJNS7p63g/s320/carlotta-rossignoli-.jpg" width="320" /></a></div>Non vale la pena indignarsi per la notizia del momento, ovvero della influencer, modella e studentessa di Medicina laureata con lode e in tempo record. Non vale la pena di schierarsi dalla parte di un modello poco onesto e rispettoso degli altri dell'eccellenza a tutti i costi, così come non ha senso dare voce al coro dell'invidia sociale. Parliamo del fatto che questa persona parla del suo successo ottenuto grazie anche alla sua capacità di dormire solo 4 ore a notte. Il sonno spesso può essere la base dell'equilibrio psico-fisico. E 4 ore sono poche. La deprivazione da sonno rallenta la mente, danneggia le funzioni cognitive, può provocare uno stato paranoide. La quantità minima di sonno varia da persona a persona, chi si accontenta di 4-5 ore e chi di 7-8. Non è buona norma esprimere giudizi su chi conosciamo solo attraverso i media e mai dal vivo. Forse è una persona parrticolarmente fortunata con una condizione neurologica che le permetterà di vivere per lungo tempo con sole 4 ore di sonno al giorno. O forse no, ci sta un ampio spettro di patologie e psicopatologie che portano ua persona a dormire poco o che possono peggiorare se si dorme poco e l'unico appunto negativo che posso dare in questo caso è che è sconveniente vantarsene in pubblico. Per tutto il resto propongo di essere meno arrabbiati e irritati per questa notizia. Il tempo e il senno di poi ci diranno se questa ragazza era nel torto o meno.<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-53037828181924916452022-09-26T13:33:00.004-07:002023-02-12T03:44:57.651-08:00Cotraddizioni<p>Non mi sembra il momento di farlo, ma penso a cosa dovrei dire se mai mio figlio mi chiederà cos'è una contraddizione. La contraddizione è ciò che si verifica quando ci troviamo di fronte a un'ambivalenza. L'ambivalenza è una cosa umana, fisiologica spesso inevitabile. Amiamo la nostra famiglia, i nostri figli, il nostro partner, eppure a volte ci capita di non sopportarli. Ma a volte le contraddizioni diventano troppe e imbarazzanti.</p><p>La Meloni vince le elezioni.</p><p>Riceve i complimenti da rappresentanti di Partiti di Destra e Estrema Destra e viene comunicata una certa preoccupazione da Parte di Partiti e Giornali dell'altra parte politica all'estero . Fin qui tutto ok, è vero ed è anche coerente. La Meloni riceve complimenti da Viktor Orban, presidente ungherese, peccato che lui sia nettamente filorusso, mentre la Meloni è chiaramente dalla parte della NATO, quindi dalla parte dell'Ucraina e contro la Russia. La Meloni per lungo tempo è stata simpatizzante di Donald Trump, il quale a sua volta ha sempre avuto forti legami col presidente russo. La Meloni riceve complimenti per essere il primo candidato donna a vincere le elezioni in Italia. Peccato che dovrà condividere questa vittoria con due uomini non particolarmente famosi per aver considerato le donne come degne di rispetto, peraltro rappresentando un'ideologia non particolarmente a favore dell'emancipazione femminile. Ci aspettano anni innanzitutto bizzarri...</p><p><br /></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-49311027439659797142022-09-06T01:18:00.002-07:002022-09-06T01:18:33.502-07:00The whlale<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUes3DwIziw9mlSfYImgyJGbbeb62y_u4DitcjTkjX33vG5hboSPBK3Vpu9gCTjxSxmm98MIqms1p5e1a2tiLrzIlGsJ0V0LOjhvxNeo093h3QJEHn6hHst8yZHTSFNNYyplXyVRYI7xtZ2pr60sVMDZZv9_18INPiSmOJG8e5VSZpr8HsM_4YmZid-g/s696/the-whale-brendan-fraser-696x392.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="392" data-original-width="696" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUes3DwIziw9mlSfYImgyJGbbeb62y_u4DitcjTkjX33vG5hboSPBK3Vpu9gCTjxSxmm98MIqms1p5e1a2tiLrzIlGsJ0V0LOjhvxNeo093h3QJEHn6hHst8yZHTSFNNYyplXyVRYI7xtZ2pr60sVMDZZv9_18INPiSmOJG8e5VSZpr8HsM_4YmZid-g/s320/the-whale-brendan-fraser-696x392.jpg" width="320" /></a></div>Senza cedere agli infantilismi e la superficialità della Psicologia positiva e del politicamente corretto, questa è una notizia da sottolineare perché scalda il cuore in un mondo così spietato e ingiusto. Brendan Fraser riceve la standing ovation al Festival di Venezia per il suo ultimo film <i>The whale. </i>Fraser era una star di Hollywood negli anni '90 ed era caduto in disgrazia nell'ultimo ventennio a causa di film non apprezzati e problematiche personali. Si è commosso anche questa volta per questo successo. Si è commosso per una una sua probabile sensibilità, ma anche perché gli è capitata quella che in questi ambiti è una cosa rara: gli è stata data una seconda possibilità. Perché Hollywood è solitamente spietata, pretende la perfezione, non solo nella professione, ma anche nella vita rivata dei personaggi che la popolano, con una pretesa sgradevolmente vouyeuristica. Hollywood non concede seconde possibilità, ti usa e ti butta via se sei poco scaltro, se sei grasso, se circolano strane voci su di te, se non ostenti un'immagine di facciata gradevole per quanto spesso ipocrita. Non a caso Fraser è stato ripescato fuori dall'America, con un film di denuncia anche sociale e che non incoraggia immagini di perfezione, anche queste infantili e superficiali.<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-55239620762150027952022-08-01T13:33:00.001-07:002022-08-01T13:33:17.827-07:00Giustizia (?)<p>La morte di una bambina di 18 mesi è uno strazio, un'ingiustizia senza fine. Gridare a pene più severe per la responsabile serve a poco, parliamo di una vicenda dove la punizione più grave non ha senso. Serve a poco puntare il dito su una madre incapace. Bisogna ricordare che è stata cresciuta da genitori a loro volta incapaci, ha frequentato amicizie sbagliate, studiato (o non studiato) in scuole inadeguate, ricevuto cure mediche insufficienti, vissuta accanto a vicini di casa che non hanno fatto niente fino a quando non hanno gridato al linciaggio. Una donna simile forse avrebbe potuto allontanarsi da influenze così negative, magari sforzarsi di cambiare. Ma succede raramente, il più delle volte queste vite iniziano a piombare in un perenne peggioramento, più si cresce, più è difficile bloccarlo. Questo non è solamente il fallimento di una madre, di una donna, è il fallimento di un'intera comunità, che ha avuto 37 anni a disposizione per offrire a una persona l'opportunità di un miglioramento, che magari lei non sarebbe stata in grado di cogliere e che non è riuscita neanche quando questa donna, chiaramente una madre a rischio, ha messo al mondo una bambina. Non serve puntare il dito sulla responsabile di questo omicidio, bisogna imparare che a volte si possono evitare simili drammi.</p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7840824934229406598.post-74498621313713634892022-07-13T11:04:00.006-07:002022-07-15T03:24:59.100-07:00Le buone maniere<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnjSlGylyvhvKku3L1w9nQNNSQq7F7gdi7z6F9vkrA3qKlQXUwoNsbtG5kHenH9GYxgY71l72tdTmjyg4N7rqPB_dcsjyd4mMTunnkeowPIZX_kO6QIGayfY8hXR1cMA7SOMV8txcjHDOIrtaobeecjQqqXcMMQ_ynOO26RaUqQhTTkI4mciaJvJP5qg/s499/41IJPI7LrgL._SX333_BO1,204,203,200_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="335" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnjSlGylyvhvKku3L1w9nQNNSQq7F7gdi7z6F9vkrA3qKlQXUwoNsbtG5kHenH9GYxgY71l72tdTmjyg4N7rqPB_dcsjyd4mMTunnkeowPIZX_kO6QIGayfY8hXR1cMA7SOMV8txcjHDOIrtaobeecjQqqXcMMQ_ynOO26RaUqQhTTkI4mciaJvJP5qg/s320/41IJPI7LrgL._SX333_BO1,204,203,200_.jpg" width="215" /></a></div>Spesso a chi si occupa di salute mentale viene chiesto di lavorare per ottenere un maggior controllo sociale sugli individui. Il paziente da curare con maggiore urgenza non è tanto quello che soffre, quanto più quello che attua comportamenti ritenuti - a torto o ragione - socialmente pericolosi. Il modo più semplice per essere notati e visti come soggetti problematici è appunto la maleducazione e l'incapacità di comportarsi adeguatamente in un contesto sociale. Indubbiamente abilità sociali carenti sono un ottimo modo per individuare persone psichicamente compromessi, ma non è un criterio sufficiente. Chiuqnue abbia un minimo di spirito di osservazione sa individuare un soggetto autistico, schizofrenico o bipolare di tipo I durante una fase maniacale attiva, ma non tutti i deliri e le allucinazioni sono evidenti e molti disturbi sono silenti, mimetici a occhio nudo, i suicidi spesso avengono in maniera inaspettata, al massimo spiegabili col senno di poi. Senza contare che chi compie atti che mettono veramente in pericolo l'Ordine sociale o lo minano subdolamente si comportano con grande educazione e apparente rispetto delle Leggi!<p></p>Edric Anthttp://www.blogger.com/profile/09248851809654747040noreply@blogger.com0