mercoledì 2 dicembre 2020

Maradona

 

La recente morte di Maradona ha innescato reazioni di cordoglio, di polemica, di strumentalizzazione politica e sociale. Ognuna con la sua coerenza interna. Possibile che una persona possa essere sia altamente deprecabile che ammirabile?

Sì.

Gran parte delle persone possono essere sia buone che cattive, Maradona è morto tutto sommato in giovane età, ma era un personaggio poliedrico per ragioni politiche, culturali, sociali, di personalità. Era generoso ma anche meschino, sia buono che violento, sia dalla parte dei più deboli che attaccato ai privilegi conseguenti alla sua fortuna.

Rispetto a questo evento luttuoso come questo emergono 2 tendenze dei più.

La prima è per l'appunto l'incapacità nel gestire l'insita ambivalenza dell'animo umano, un'incapacità che ci porta a mobilitare uno dei meccanismi difensivi psichici più comuni e potenzialmente fra i più primitivi: la scissione, che ci porta a separare lo stesso oggetto, dividendolo in una parte interamente buona, da amare e idolatrare, da una cattiva, da attaccare e rifuggire. La maggiorparte di coloro che hanno parlato di Maradona si sono collocati lungo questi estremi, o di omaggio ed esaltazione o di critica e polemica.  

La seconda è la reattività degli esseri umani rispetto alla risonanza mediatica legata a personalità che spiccano. Maradona era una persona che viveva al massimo, giusto o sbagliato che sia non era un personaggio che passava inosservato. Perfino io, che non so niente di calcio so chi era e tutt'ora non mi interessa sapere se tecnicamente fosse meglio di Pelè. I personaggi come Maradona hanno una gigantesca risonanza e le personalità estrose ed estreme come la loro elicitano emozioni estreme e ambivalenti, forse lui stesso aveva creato un personaggio a tavolino o forse era semplicemente così.

Purtroppo entra a questo punto l'ultimo drammatico fenomeno che si è attivato rispetto a questo evento: il bisogno di parlare, anche di cose che non conosciamo bene. Parlare rompe il silenzio, il silenzio è quanto di più simbolicamente vicino alla morte. Possiamo dire che è morta una persona buona, cattiva o entrambe, ma è pur sempre morta e parlare ci fa bene per rompere il silenzio, ci fa sentire vivi e ci permette di continuare a vivere e andare avanti.

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