Come psicologo e psicoterapeuta mi ritrovo a lavorare molto con le Emozioni.
Cosa sono le Emozioni?
Gli esseri umani sono guidati da Scopi, dai più primitivi, come la sopravvivenza, ai più elevati, come la Giustizia e la Libertà.
Le Emozioni sono definibili come i guardiani dei nostri Scopi, sono ciò che ci permette di capire se il nostro scopo è raggiunto, sta per essere raggiunto, oppure se è compromesso o in pericolo.
Nel primo caso (scopo raggiunto/potenzialmente raggiungibile) abbiamo emozioni positive, mentre nel secondo caso (scopo compromesso/in pericolo) abbiamo emozioni negative.
Tutte le emozioni sono connesse a
- una componente valutativa (il mio scopo è raggiunto o compromesso?)
- una componente fisiologica che porta a attivazione del sistema simpatico in caso di compromissione/potenziale compromissione o del sistema parasimpatico in caso di raggiungimento/potenziale raggiungimento dello scopo
- una tendenza all'azione. (Posso attivarmi per recuperare o mantenere il mio scopo? In che modo lo posso fare?)
- una componente comunicativa mediante il quale l'individuo comunica a un altro individuo la propria emozione, in modo da comunicare un bisogno di aiuto per recuperare uno scopo compromesso o in pericolo
Le emozioni, per definizione, non sono MAI sbagliate.
Provate a ordinare a Tizio di smettere di provare rabbia per Giulia.
È abbastanza difficile se l'antipatia fra Tizio e Giulia è elevata.
La rabbia che prova Tizio verso Giulia è provocata da un presunto torto che Giulia avrebbe arrecato a Tizio e se il torto è pesante è difficile che Tizio gliela perdoni.
Quand'è che l'emozione diventa problematica e degna di attenzione clinica?
Quando Tizio attacca Giulia è l'esempio più palese, ma possiamo anche includere una serie di problematiche meno drastiche, ma ugualmente dannose per Tizio, Giulia o tutti e due, senza contare poi che Tizio potrebbe arrivare a manifestare la sua rabbia anche nei confronti di altre persone.
Non è l'emozione della rabbia a essere problematica in questo caso, sono le conseguenze disfunzionali della rabbia a esserlo.
L'emozione rabbia di Tizio è, in questo caso, caratterizzata dalle 4 componenti che ho citato prima.
È arrabbiato con Giulia perché ritiene che Giulia l'abbia danneggiato in un qualche modo. Questa rabbia potrebbe addirittura a essere indirizzata per un principio di generalizzazione all'intero genere umano o quello femminile.
Sta vivendo un'iperattivazione del sistema simpatico perché avvampa di rabbia verso Giulia ogni volta che pensa a lei.
Ha una tendenza all'azione perché immagina o è capace di prendere a insulti Giulia se la incrocia per strada.
Il suo volto mentre si trova di fronte a Giulia si corruga e gli occhi la fissano con odio, non riesce a controllare il tono della sua voce quando è arrabbiato, la postura del suo corpo a braccia conserte mostra che non è minimamente disposto al dialogo ed è chiaro che, se Giulia ha di fronte una persona simile, ha buone probabilità di mostrarsi altrettanto aggressiva.
Sono queste le componenti che si possono rivelare disfunzionali e dannose, sono queste le componenti su cui bisogna lavorare.
Non si può pretendere che Tizio smetta di odiare Giulia se è convinto che Giulia l'abbia maltrattato, magari potrebbe emergere che Giulia non l'ha danneggiato volutamente, magari potrebbe emergere che Giulia si è comportata male a causa di un cattivo comportamento di Tizio di cui prima non si rendeva conto.
Il terapeuta cognitivo comportamentale lavora in genere su questo primo punto, sulle credenze disfunzionali che, nel caso di Tizio e Giulia, portano il primo a credere che Giulia gli abbia arrecato un danno immeritato e ingiusto. Tuttavia, il terapeuta cognitivo comportamentale può arrivare a toccare tutti gli altri ambiti, come il trattamento della reazione fisiologica utilizzando tecniche mirate di rilassamento, esercizi comportamentali che impediscano a Tizio di agire la propria rabbia verso Giulia in maniera disfunzionale e tecniche comunicative che permettano a Tizio di interagire con gli altri senza trasmettere in continuazione la sua rabbia.
In caso Tizio andasse in terapia dopo aver manifestato rabbia, non è detto che la sua rabbia nei confronti di Giulia sparisca (specie se poi emerge che, effettivamente, Giulia gliene ha fatte di cotte e di crude!), l'importante è che riesca a non agire tale rabbia, che non abbia conseguenze di natura medica (gastriti e problemi cardiologici per esempio) e che sia riuscita a ridimensionarla, senza poi generalizzare tale rabbia a tutti i suoi contesti di vita.
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