martedì 28 maggio 2019

Lucifer

In questa serie Lucifero, il Signore dell'Inferno, decide di prendersi una vacanza e trasferirsi a Los Angeles. Conserva alcuni dei suoi poteri sovrannaturali e fa la bella vita, fra lusso e vizi, senza fare nessuno sforzo per mascherare la propria identità. Lucifer è un esempio di narcisista, di tipo grandioso, manipolatore, autocentrato, privo di empatia, bisognoso di ammirazione, con un senso di sé legato alla grandiosità e superiorità rispetto agli altri (in questo senso basata su una realtà ineccepibile). A differenza di un narcisista vulnerabile non sente il bisogno di svalutare perennemente gli altri per preservare la propria autostima, in quanto è già consapevole della propria superiorità ultraterrena, tuttavia due grandi problemi lo affliggono: la noia e la solitudine.
La noia in un soggetto narcisista è ciò che si crea quando la persona percepisce uno squilibrio eccessivo fra le proprie capacità e le prove che le offre il mondo, in questo caso inevitabilmente non alla sua altezza; per lo stesso motivo Lucifer soffre di solitudine, in quanto nessuno (a parte Dio e i suoi angeli prediletti, che comunque l'hanno rifiutato) è alla sua altezza, quindi nessuno può offrirgli un reale confronto, in quanto le relazioni autentiche devono essere alla pari, non basate sulla superiorità di uno dei 2. Lucifer durante il telefilm dovrà abbassarsi, diventare più umano fra gli umani, affrontando l'inevitabile sensazione di vulnerabilità che si sente quando si è alla pari.

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