giovedì 17 ottobre 2019

Capire e giustificare

Circolano polemiche sul film che propone una nuova lettura rispetto al personaggio di Joker, più incentrata sugli aspetti di disagio sociale e le polemiche sollevano il fatto che si potrebbe ad arrivare a emulare un criminale.
Niente di nuovo, è la solita polemica che si aggira attorno a libri, dipinti, film, documentari, telefilm e videogiochi, in quanto potenzialmente pericolosi.
Definire un prodotto del genere pericoloso parte dal presupposto che istighi alla violenza, per il semplice fatto di rappresentarla o perché la giustifica.
Nel primo caso ci troviamo di fronte a una credenza ormai antiquata e facilmente ristrutturabile, perché il mondo ci sottopone perennemente alla violenza e per evitarlo ci dovremmo chiudere in casa senza TV, cellulare, computer, libri, testi scritti o radio.
La seconda è più complessa.
Non si discute l'innegabile fascino che gli antieroi trasmettono e Joker forse non è neanche il più carismatico, il che è sicuramente porta individui più fragili a esaltarlo.
Un aspetto più fine è la tendenza a confondere comprendere con giustificare.
Comprendere significa avere una visione d'insieme di una serie di condizioni che permettano di capire perché, per esempio, una persona arriva a compiere atti criminali dopo essere nata e cresciuta in condizioni di svantaggio psicosociale.
Chi è in grado di comprendere in maniera intelligente non arriva a giustificare il comportamento di un individuo perché nato in condizioni svantaggiate, perché quella è una condizione che ne accresce le probabilità, ma non tutti quelli che nascono in quelle condizioni arrivano a diventare criminali.
Poi per carità, chi crede che la mente di un individuo dipende SOLO dai soldi che ha in tasca e da quanto è rispettato da capi e colleghi contento lui...

Nessun commento:

Posta un commento