lunedì 16 dicembre 2019

Abuso

Prima o poi capita al clinico di trovarsi un paziente a studio che dice di aver subito abusi sessuali durante l'infanzia. Per quanto sia universalmente ritenuto uno dei traumi più sconvolgenti che possa subire una persona, specie se da bambino, specie se durante l'infanzia, specie se da parte di familiari o persone vicine alla famiglia, questo succede frequentemente. La letteratura indica quanto nei quadri di pazienti con allucinazioni e deliri sia frequente trovare una storia d'abuso durante la vita. Altro aspetto tragico è che si crea uno schema maladattivo che porta la persona a stati paranoide, che la portano a temere un altro abuso, o tragicamente a impostare relazioni adulte ad alto rischio di abuso. Ultima tragica verità è che la persona rischia di ripensare al passato e ricordare episodi di abuso con una frequenza elevata e sospetta.
Personalmente mi sono trovato di fronte a un paio di storie di questo tipo. Non nego che sorga a volte il beneficio del dubbio sulla veridicità di questi racconti e molti clinici incapaci e vigliacchi glissano il tema, in quanto significherebbe per loro accusare le persone coinvolte. Tuttavia parliamo della realtà del paziente, distorta o esagerata che sia, negarla significa distruggere il paziente. La realtà del paziente va ascoltata, elaborata, a volte addirittura validata, perché in alcuni casi è chiaro che il paziente sia stato per davvero abusato almeno una volta, ma questo non significa che lo psicologo debba assecondare alla cieca il paziente e portare gente in tribunale o dagli assistenti sociali!

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