sabato 11 aprile 2020

Tokyo: una border da manuale

Tokyo della serie Casa di carta è un personaggio che durante le 4 stagioni ha mantenuto una coerenza nel profilo di personalità, che in questo caso rientra facilmente nel disturbo borderline. Pur facendo parte di un gruppo affiatato, ma che occasionalmente perde il controllo all'interno di una situazione difficile (circondati di poliziotti, con ostaggi difficili trattare e deprivati di un sonno ristoratore), Tokyo spicca per una potente impulsività, forse l'aspetto principe del disturbo. Tokyo si mette a rischio, speso trascinando con sé gli altri, ha una forte instabilità relazionale con gli stessi compagni di rapina, arrivando anche ad avere o proporre relazioni sessualmente promiscue. Per quanto dotata e coraggiosa ammette di non saper avere una vita priva di pericolo ed emozioni intense, tuttavia è molto vulnerabile a emozioni quali rabbia e ansia, che la portano a non seguire il piano perché non accetta le azioni spregiudicate dei suoi superiori durante la rapina oppure cede all'ansia quando ci sono alcuni imprevisti che la fanno andare nel panico, cosa che non la paralizza, ma al contrario la porta all'azione, il più delle volte portando altri problemi. Segue a queste azioni dannose per lei e per gli altri un perenne senso di colp, dove si fustica per i danni che crea attorno a sé, ma che ripeterà al prossimo giro, quindi il senso di colpa, per quanto autentico, non la porta ad apprendere dall'esperienza. Le sue relazioni principali sono altamente ambivalenti. Nei confronti del Professore prova affetto e ammirazione, tuttavia spesso lo contraddice e non segue i suoi ordini; con Rio oscilla fra un'iniziale relazione prettamente sessuale con quello che considera quasi un toy boy a una storia d'amore fatta di reciproco accudimento, ma non privo di contrasti e ripensamenti. Abbiamo poche notizie sulla sua famiglia d'origine: un padre assente e una madre poco presente a livello pratico e affettivo, che hanno creato un personaggio che si descrive autonomo e cinico, tuttavia terribilmente altruista quanto prepotente e fondamentalmente immaturo.

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