martedì 28 aprile 2020

Attenzione selettiva

L'attenzione selettiva è un fenomeno cognitivo di base che ci accompagna dagli albori dell'Evoluzione e che può essere impiegato a diversi livelli, dall'attenzione che mobilitiamo quotidianamente all'apprendimento, dal funzionamento degli attacchi di panico fino alle preoccupazioni - eccessive o meno - per la propria salute. Chiaramente l'attuale stato di emergenza sanitaria nazionale dovuta alla pandemia renderà le preoccupazioni per la nostra salute e le relative esagerazioni su base ipocondriaca quanto più attuali. Chiunque sia stato innamorato almeno una volta nella vita sa quanto la nostra attenzione ci porti a vedere dappertutto elementi che ci riportano mentalmente alla persona amata. Questa è l'attenzione selettiva, ciò che ci porta a selezionare fra i vari stimoli del mondo quelli a cui pensiamo più frequentemente in quanto la nostra mente li considera più importanti di altri. Questo succede con gli stimoli esterni, ma anche con quelli interni. L'ipocondriaco in fondo tiene alla propria salute e il principio di autoconservazione è uno dei bisogni base e fondamentali. Essendo (quasi) tutti noi preoccupati per la nostra salute stiamo attenti sia agli stimoli esterni che pensano di metterci in pericolo, sia a tutte le sensazioni fisiche come un malore, una lieve mancanza di forze, un piccolo mal di testa, un'occasionale tachicardia o un affanno lievemente più significativo del solito. Purtroppo sono tutte sensazioni fisiche che abbiamo provato almeno una volta nella vita, anche in tempi non sospetti, solo che attualmente i media, gli amici, i parenti, i politici e i medici stanno parlando di una nuova malattia come il COVID-19, refrattaria ai trattamenti medici nelle fasi più avanzate. Chiaramente ciò che molti di noi in passato collegavano alla stanchezza, allo stress o a un'influenza stagionale, adesso è riconducibile a un agente patogeno potenzialmente mortale. Ora però chiunque abbia avuto uno di questi sintomi avrà pensato almeno una volta che si trattava del virus e avrà avuto un attimo di terrore, specie perché il luogo che eravamo abituati a chiamare in causa per le malattie era l'ospedale o lo studio medico, luoghi che non solo ora sono quasi inutili, ma che rischiano addirittura di farci prendere il virus perché affolati da persone potenzialmente infette! Ed è chiaro che l'impossibilità di mobilitare risorse per fronteggiare le nostre difficoltà aumenta l'ansia. Aggiungiamo che l'attenzione selettiva ci porta a visualizzare elementi di interesse (i sintomi fisici in questo caso) che prima non vedevamo, aumentando l'ansia, che a sua volta aumenta sia i livelli di attenzione seletiva e aumentando le sensazioni di dolore che un corpo in tensione percepisce più facilmente, creando un effetto a catena.

Nessun commento:

Posta un commento