Aspettative disfunzionali

 

Una causa di sofferenza è quando le nostre aspettative si infrangono con la realtà, occorre a quel punto vedere, quando possibile se la nostra percezione della realtà si basa su una credenza corretta e/o quanto la nostra aspettativa era rigida/irreale/disfunzionale per quel tipo di realtà.

Ad esempio, se studiamo solo perché ci aspettiamo che quando saremo laureati saremo strapagati e rispettati ovunque saremo destinati a una drammatica frustazione. Questo perché abbiamo un'spettativa irrealistica, o quantomeno basata su un'idea ingenua e anacronistica su come è visto l'intellettuale in questo periodo e in gran parte del mondo. Magari è bene sviluppare anche altre motivazioni intrinseche che diano senso al nostro studio in modo che quella di prima quantomeno non sia l'unica, come l'amore di conoscenza, la voglia di cambiare il mondo, la consapevolezza che un buon livello di autentica cultura impedirà agli altri di approfittarsi della nostra ignoranza.

Le ennesime polemiche che stanno circolando sul vaccino si riallacciano a un'aspettativa dei più fondamentalmente irrealistica, superficiale e rigida.

Molti si vaccinano perché la loro unica aspettativa è di diventare immediatamente immuni al virus, cosa che li fa sentire autorizzati a viaggiare, lavorare, comportarsi senza protezione come fanno gli altri non vaccinati, in una larvata convinzione di essere invincibili e superiori agli altri. Per poi scompensarsi di fronte a notizie di ritardi nelle vaccinazioni, effetti collaterali o nuove varianti di virus che aggirerebbero l'immunità vaccinale.

Questo approccio unicamente individualista e talvolta inevitabilmente egoista è un esempio di aspettativa disfunzionale.

Non vi vaccinate solo perché otterrete maggiori probabilità di sopravvivenza. Vaccinatevi perché è giusto, perché il vostro gesto protegge gli altri e facilita il lavoro di altri ancora. Vaccinatevi anche in segno di correttezza e rispetto. In quel modo potete dire che ne varrà sicuramente la pena.