mercoledì 20 febbraio 2019

Farmaci e pregiudizi

Una delle più diffuse e potenti credenze contro la psicoterapia è quella della superiorità degli psicofarmaci, più precisamente si ritiene che la farmacoterapia risolva in pochissimo tempo i problemi psicologici, mentre con la psicoterapia ci vogliono anni.
Bisogna fare un paio di precisazioni, evitando di cedere alla tentazione di una lotta ideologica fra psichiatria e psicologia.
Indubbiamente gli psicofarmaci,  se assunti correttamente e compatibili con l'organismo del paziente, garantiscono un beneficio in tempi più brevi rispetto alla sola psicoterapia.
Ma cosa significa tempi brevi?
Per tempi brevi si intende almeno un mese, periodo che varia a seconda del disturbo, della persona, della qualità del farmaco e del dosaggio, in alcuni casi si parla anche di 6 mesi.
Senza prendere in considerazione effetti collaterali, errori di assunzione nella quantità e nella modalità di assunzione e che in alcuni casi il farmaco va assunto per tutta la vita.
6 mesi non sono pochi, il problema è che molte persone considerano il farmaco come una pillolina magica, che in pochissimo tempo risolve un problema e non è in grado di aspettare più di qualche giorno per iniziare a trarre beneficio.

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