sabato 3 agosto 2019

Depressione

La depressione è il disturbo emotivo più diffuso.
Non solo in termini di incidenza, ma anche per le molteplici sfaccettature che assume, dove in alcuni casi è ben riconoscibile, mentre in altri è totalmente coperta o mischiata con altri aspetti che la rendono più grave, difficile da trattare o dannosa.
- Disturbo depressivo maggiore = la depressione per come è definita in senso colloquiale è il disturbo depressivo maggiore, unicamente orientato in senso depressivo, col consueto corredo di tono dell'umore deflesso, difficoltà di sonno e dell'appetito, sentimenti di inferiorità, mancanza di enegie e nella capacità di provare piacere
- Disturbi bipolari = metà delle depressioni, sono bipolari, in opposizione a quelle unipolari come nell'ultimo caso. Il bipolarismo comprende sia fasi depressive che miste, maniacali o ipomaniacali, dove il paziente può avere avere stati di euforia che portano a essere dispersivi e, aggressivi e nelle versioni più critiche, anche soggetti a stati psicotici
- stati depressivi combinati a disturbi di personalità = in questo caso parliamo di comorbilità, dove il disturbo depressivo si imposta su una personalità disfunzionale. Ad esempio un depresso narcisista potrà esserlo in virtù della sua tendenza a sentirsi al centro dell'universo o in seguito al mancato raggiungimento di un obiettivo troppo ambizioso e lontano dalla sua portata, un istrionico soffrirà per il fatto di non essere al centro dell'attenzione, un border perché non in grado di tollerare emozioni negative. In tal caso il disturbo depressivo è reale fonte di sofferenza, ma può diventare uno strumento attraverso il quale il disturbo di personalità viene rinforzato. Il narcisista depresso con la sua depressione rafforza la sua idea di unicità in virtù di una sofferenza impareggiabile e che lo convince a essere meritevole di trattamenti di favore rispetto agli altri; l'istrionico esaspera la propria condizione cercando di ottenere attenzione; il border spera di attirare la preoccupazione da parte degli altri in modo da avere qualcuno su cui riversare la propria sofferenza legata a sentimenti di vuoto e angoscia. La depressione in questo caso non va letta come sintomo, ma come parte di un sistema di personalità più complesso.
Depressioni mascherate = in questo caso il disturbo depressivo è coperto, nascosto da comportamenti e razionalizzazioni che rendono la persona gradevole e insospettabile. Spesso si trova in quadri di personalità più oblativi e orientati all'autonomia a tutti i costi.

Viene da sé che la semplice definizione di depressione non è sufficiente e che diagnosticarlo alla leggera rischia di confondere quadri estremamente diversi fra loro, portando a interventi inutili o addirittura dannosi o a prendere il problema sotto gamba. Per questo la diagnosi va fatta prendendo non soltanto il  momento in cui viene richiesta la consultazione, ma raccogliendo una quantità di dati che comprendano archi temporali lunghi.

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