lunedì 5 ottobre 2020

2 facce della stessa medaglia

 


Il recente telefilm Netflix riprende la vecchia saga di Karate Kid, descrivendo le vicissitudini dei personaggi principali del primo celebre film, il giovane ragazzo di provincia Daniel La Russo e il tronfio campione di karate californiano Johnny Lawrence. Il telefilm inizia col secondo, l'antagonista antipatico e bulletto del primo film la cui personalità e passato vengono stavolta descritti nel dettaglio. Il quasi 60enne Lawrence è un uomo frustrato, scontroso e alcolista, un disadattato che vive ancora negli anni 80-90 e ha gusti e un linguaggio retrò, vivendo nel passato perché legato alle vecchie glorie della giovinezza. Vecchie glorie che, a detta tutta, si sono fiondamentalmente infrante con la sconfitta del primo film. Lawrence, ancora affezionato alla sua vecchia scuola di karate, decide di improvvisarsi e reinventarsi come sensei di questa scuola da rifondare, il Cobra Kai appunto, una scuola  che, in maniera non molto filosofica, si basa su forza, spietatezza e spirito competitivo. Lawrence ha forti tratti da narcisista, sprezzante, a modo suo ambizioso, poco empatico; si delinea anche un passato e un presente che rispecchiano il modo narcisistico: un padre assente, un patrigno screditante, una madre debole, rifiutato dal primo amore e con una ex moglie inadatta che cresce un figlio che lo odia. Entra poi in scena il vecchio rivale Daniel La Russo, un uomo invece affermato e avviato, che inizialmente sembra soddisfatto della propria vita e anche cordiale nei suoi confronti. Ma emergono crepe anche in questo quadro. La Russo viene a sapere del progetto - un po' infantile e disorganizzato, ma nei fatti innocuo - di Lawrence di fondare la vecchia scuola di karate e non lo accetta, inizia a mettergli i bastoni fra le ruote. Si invertono le parti, il bullizzato diventa bullo. Le rispettive personalità, che li hanno visti rivali sul ring e in amore, li mettono in una simmetria antagonista.

SPOILER FINO A FINE PRIMA STAGIONE!!

Lawrence e La Russo sono più simili di quanto vogliano ammettere e a tratti vedono i punti in comune che hanno. Entrambi non hanno avuto una figura paterna, hanno avuto delle madri in un modo o nell'altro inadatte perché troppo prese dalle loro esigenze; hanno reivestito il loro affetto filiale in una figura paterna surrogata, che erano i loro sensei; hanno cercato di ricreare un rapporto padre-figlio con i loro figli attraverso il karate, che però non si è rivelato convincente, ripiegando entrambi su altri allievi-amici-figli, Lawrence allena il suo giovane vicino di casa, La Russo allena il figlio del rivale. Anche La Russo continua a essere intrappolato nel suo passato, anche se è indubbiamente meglio adattato, anche se è un uomo avviato, anche se ha una moglie bella, decisa e saggia (per quanto non sia la stessa del primo film). Emergono anche le insoddisfazioni della sua vita, di un uomo apparentemente pienamente realizzato. Che però non sa accontentarsi, arrivando a calpestare il suo rivale e tutti quelli che gli stanno vicino e a utilizzare mezzi scorretti.

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