martedì 27 ottobre 2020

Psicoticismo: genetica o ambiente?

 


Prendiamo ad esempio 2 personaggi descritti in delle serie netflix: Donatien de Montargis, personaggio inventato della serie La Révolution  e Caligola, imperarore realmente esistito descritto nella docu-serie L'impero romano. Entrambi i personaggi sono di estrazione nobile; entrambi i personaggi ricoprono importanti ruoli di potere; entrambi i personaggi hanno un atteggiamento spregiudicato nei confronti del popolo, hanno una serie di pretese nei confronti degi altri, calpestandone i diritti, pretendono di usare gli altri come se fossero giocattoli perché hanno diritti pressoché illimitati, sono totalmente privi di empatia, non rispettando le tradizioni, le Istituzioni, neanche le più basilari norme e convenzioni sociali. Una prima psicodiagnsi di casi simili verterebbe su un Disturbo Narcisistico di Personaità, in quanto ne soddisfano tutti i criteri. Questa valutazione, effettivamente valida, non tiene però conto del fatto che questi personaggi sono frutto del loro tempo, della loro cultura e della loro posizione sociale, cosa che a volte impone come norma una simile spregiudicaztezza. Loro due vanno però oltre le norme del loro tempo, che danno loro una serie di diritti superiori, ma richiedono anche il rispetto di una serie di regole scritte e non scritte che loro calpestano. Questi personaggi non mettono da parte queste regole solo perché si ritengono impropriamente eccezionali, ma hanno un'aderenza alla realtà così carente che il Disturbo di Personalità non è più sufficiente a giustificare una condotta così spregiudicata. Il narcisista, per quanto esagerato e nei casi più gravi abbia dei comportamenti eccessivamente spregiudicati e atti a porsi come irrealisticamente invincibile, si attiene comunque a delle norme minime che non può prescindere, anche perché il narcisista ha bisogno di riscuotere un feedback positivo da qualcuno.
Entra in campo a questo punto un ulteriore fattore di aggravamento, dove il Disturbo di Personalità passa effettivamente in secondo piano. Mettiamo ovviamente da parte la componente magica di La Révolution e facciamo finta che a Donatien sia capitata una complicanza di base organica-neurologica, come pare sia successo anche a Caligola (per quanto le fonti storiche non siano particolarmente precise a riguardo). Oltre alla Psicodiagnosi di Disturbo di Personalità e un'imprecisata diagnosi medica entra in campo quella relativa al Disturbo Psicotico. Esistono basi genetiche rispetto a questo disturbo, cosa che lo rende ineluttabile e indipendente dalle esperienze di crescita che ha avuto il soggetto. Tuttavia sia Donatien che Caligola hanno vissuto delle esperienze di crescita traumatiche durante l'infanzia.
Entrambi hanno subito un pesante allontanamento da parte della figura materna in tenera età, nel caso di Caligola perde anche il padre. Entrambi hanno esperienze di crescita e di deprivazione affettiva-emotiva enormi. Caligola viene cresciuto per quasi l'intera giovinezza del prozio Tiberio, un soggetto che negli ultimi hanno aveva sviluppato dei tratti da Disturbo Paranoide di Personalità, ritirandosi a Capri per sfuggire alle congiure di palazzo, immersa nei lussi, ma lontano dalla famiglia e dalla civiltà; il padre di Donatièn è vivente, ma è un uomo cinico e spregiudicato, che non perde occasione di screditarlo in continuazione, sia a livello intellettuale, morale, fisico. Donatièn quando prende il potere costruisce una sorta di corte che lo omaggia in continuazione, si dà al lusso e tratta tutti da vermi, ripescando gli stessi atteggiamenti sprezzanti che il padre ha sempre riversato su di lui, cercando di coprire un'idea di Sé estremamente fragile e scadente; Caligola non ha mai conosciuto un reale affetto durante la vita, è psichicamente arido, indifferente, violento con chiunque, anche con i propri cari, è effettivamente paranoico come lo era anche il prozio. Non sono privi di limiti e scrupoli morali per una credenza di eccezionalità tipica del Narcisista, sono effettivamente convinti di essere dei semidei perché privi di un'aderenza alla Realtà, ipercompensano le proprie pesanti carenze affettive dell'infanzia e sono inevitabilmente incoraggiati dalla cultura del loro tempo, che nei fatti descriveva imperatori e aristocratici di alto livello come uomini diversi dai più.

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