martedì 17 febbraio 2015

I consigli

Sono tante le tipologie di domande che vengono fatte a un professionista della salute mentale, dalle più ragionevoli e focalizzate, alle più fumose e pittoresche.
Una domanda particolarmente frequente è la richiesta di consiglio su tematiche anche particolarmente decisive. Sia psicologi, che psichiatri, che psicoterapeuti, che counsellor (questi ultimi lo sono inevitabilmente, dato che sulla carta sono figure abilitate solo per questo) sono figure consulenziali, degli esterni che vedono la situazione dell'individuo richiedente da un punto privilegiato, e quindi avvantaggiati, più lucidi e in grado di dare, per l'appunto, consigli.
Tuttavia, non sempre una persona in difficoltà ha bisogno di un consiglio per avere un punto di vista ulteriore e decidere in maniera più razionale.
La richiesta di consiglio può essere una richiesta relazionale, di maggiore vicinanza emotiva, dove la nostra competenza di consigliere può essere anche scarsa.
Chi ci chiede quale film sarebbe bello vedere al cinema non è detto che voglia una puntuale rassegna cinematografica sui film che ci sono nelle sale, magari vuole qualcuno con cui andare al cinema.
Chi ci dice che ha difficoltà a dimagrire non vuole la tabella del nutrizionista e una lista delle attività fisiche per il migliore consumo di calorie, può volere una persona che dice ma no, io ti trovo bene!
Chi ci chiede cosa deve fare per superare un esame non vuole ripetizioni, non vuole che gli facciamo notare che magari non è adatto per quel corso di studi, vuole un incoraggiamento.
Vi sono anche richieste di consiglio ulteriormente manipolative.
Le scelte importanti sono difficili, ansiogene.
L'ansia cala immediatamente quando la responsabilità di tale scelta non dipende più da noi perché è una scelta fatta da altri, non parliamo poi di quando tale scelta è proprio obbligata.
In alcuni casi si cerca una persona cui addossare la colpa per una scelta sbagliata.
La responsabilità non necessariamente deve essere addossata unicamente a una persona esterna a noi, può anche essere semplicemente condivisa.
Molte persone ci chiedono quale scelta sia migliore, per poter decidere meglio. In realtà hanno già deciso quale sarà la loro scelta, ma cercano un complice morale, una persona che dica loro che la scelta che hanno già deciso di intraprendere sembra giusta anche per loro.
L'importante è che si sia una persona che dia questo consiglio specifico, che in realtà è un incoraggiamento.
A quel punto possiamo essere i migliori consulenti del mondo, possiamo esserci rifiutati di decidere per l'altra persona o averle dato una risposta diversa da quella che sperava, magari la stessa che le hanno dato tutte le altre persone cui ha chiesto consiglio, ma appena questa persona troverà una qualsiasi conferma della sua scelta, che sia da un altro consulente, da un amico, o anche un lancio di dadi o il libro delle risposte, seguirà la scelta che è stata scoraggiata da tutti gli altri.


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