lunedì 9 febbraio 2015

Il genogramma

Nelle fasi iniziali del percorso terapeutico il paziente va conosciuto, capito.
Questo avviene non solo mediante l'analisi della persona che entra nello studio, ma anche di quelle che lo circondano. E delle sue famiglie di origine, perché l'individuo è sempre influenzato dal gruppo di cui fa parte, per imitazione o per contrasto, e la famiglia è il primo gruppo di appartenenza con il quale l'individuo si interfaccia.
Il genogramma è uno strumento di conoscenza e intervento dove la psicologia si unisce all'antropologia, alla storia, alla geografia, attraverso almeno 3 generazioni.
Quasi qualunque famiglia può essere un romanzo avvincente, fatto di amori, liti, tradimenti, invidie e gelosie.
Per quanto un terapeuta cognitivo comportamentale sia incentrato su un individuo singolo non può ignorare la trama familiare che spesso porta incosapevolmente o meno sulle spalle.
Quasi ogni famiglia ha miti, valori e disvalori, figure da condannare, da imitare o santificare, missioni o spauracchi che gravano su alcuni o su tutti gli individui che la compongono, individui da condannare all'interno della famiglia stessa: molte persone avranno sentito parlare in famiglia dello zio stramboide, del cugino di successo, del fratello fallito, della suocera che ha dilapidato il patrimonio, della nonna morta in odore di santità o del nonno sciupafemmine, il lontano prozio di cui nessuno sa niente perché vi è un misterioso silenzio su di lui.
Le famiglie forgiano i valori che gli individui adottano o decidono di rifuggire e questo forma gli scopi di vita che poi l'individuo si ritroverà a rincorrere, che ne sia consapevole o meno, magari portandosi appresso eredità psicologiche che costituiranno il germe della psicopatologia che porta a studio.

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