Vuoto. .... aveva questa sensazione ogni mattina, a ogni risveglio. Non era fame, sebbene a volte ci fosse anche quella. Era una cavità ,un vuoto, là dove un tempo c'era il suo cuore, dove un tempo dimoravano i suoi fratelli, i suoi genitori. Le doleva anche la testa, non forte come all'inizio, ma abbastanza. A questo però ... si era abituata, e il bitorzolo almeno si stava riducendo. Invece il vuoto dentro di lei era sempre uguale.
Difficile descrivere la sensazione di vuoto, essendo il nulla difficile da descrivere. Il vuoto è il nulla, il niente, la non esistenza, il contrario della vita, dell'essere umano, dell'essere qualsiasi essere vivente. Come sensazione è una di quelle più spiacevoli da provare. La sensazione di vuoto è uno degli elementi caratterizzanti del disturbo borderline di personalità. Non dico il nome del personaggio letterario in questione, un po' per evitare spoiler, un po' perché possiamo riconoscerci tutti in questa persona. Perché tutti possiamo incappare in una situazione simile, almeno un paio di volte nella vita.
Il personaggio in questione non è border line, ha solo subito tanti lutti e sta soffrendone di conseguenza, come chiunque altro ne soffrirebbe. Tutti possiamo avere una sensazione di vuoto simile durante la vita: la morte di una persona cara, ma anche la fine di una storia, un insuccesso pesante, una forte delusione. Non è da matti temere questa sensazione, non è anormale soffrirne e volerla evitare, magari in alcuni casi utilizzando tutti i mezzi, leciti e non, che si ha a disposizione. Le persone che soffrono di un disturbo border line si distinguono nuovamente per vivere più spesso questa sensazione.
Nessun commento:
Posta un commento