martedì 22 settembre 2015



In questa scena vediamo lo scambio relazionale fra due soggetti con un disturbo di personalità privo di altre psicopatologie, ovvero un narcisista, Jelly Roll Morton e un disturbo evitante di personalità, Danny Boodman T. D. Lemon. Morton inizia a suonare e 900, invece di rispondergli con un pezzo musicale che gli tenga testa, inizia con dei pezzi completamente inconsistenti.

900, pianista eccellente, migliore dell'altro, si sente inizialmente un inetto, un incapace che non saprebbe sconfiggere il proprio avversario e per evitare il senso di fallimento dovuto alla sconfitta, preferisce autosabotarsi, evitando il confronto, in linea con la sua principale e unica strategia di risoluzione dei problemi, dalla quale deriva per l'appunto il nome del suo disturbo di personalità.

In questa scena vediamo un ciclo interpersonale fra i due dove ciascuno mette in atto le sue strategie relazionali elettive. Roll Morton aumenta il disprezzo che manifesta nei confronti dell'altro e il virtuosismo dei propri pezzi musicali, 900 continua a evitare il confronto, facendo aumentare la rabbia dell'avversario.

900 con i primi due pezzi evita la sofferenza del confronto, ma si ridicolizza, dimostrando quanto l'evitamento sia a breve temine una scelta che appare ragionevole, che ha tuttavia dei risultati più che negativi.

In questo caso 900 riesce a smascherare la fragilità del suo avversario.

Morton si mostra come un vincente, sicuro di sè, abituato a essere adulato e temuto, ma in realtà ha anche lui un profondo senso di inadeguatezza.

900 si ridicolizza, ma così facendo ridicolizza anche lui, facendolo sentire come una persona che non va presa sul serio, facendogli provare un senso di umiliazione che lo destabilizza, essendo abituato da tempo a essere circondato da un pubblico di estimatori e galoppini che annulla in lui questa spiacevolissima sensazione.

L'evitamento e l'autosabotaggio non è la strategia del solo disturbo evitante, è tipica in molti altri disturbi di personalità, sia nel border line, che evita sensazioni che non riesce a tollerare (tristezza, ansia, vergogna), sia nel disturbo istrionico, che evita tutto ciò che lo inibisce e gli impedisce di essere al centro dell'attenzione, sia dell'ossessivo, che vuole evitare il rischio dell'errore, sia nel narcisista, in particolare quando si tratta di sensazioni di inadeguatezza.

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