mercoledì 4 novembre 2015

Breaking bad, tre disturbi di personalità a confronto

Breaking Bad, oltre a essere un eccellente telefilm (checchè ne dicano colleghi cineasti) offre ottimi spunti psicologici per come sono costruiti i personaggi e per come interagiscono fra loro.
Nel caso di  Jesse Pinkman, Walter White e della sua compagna Skyler è interessante come si possano raffrontare 3 tipi di disturbi di personalità diversi, che però appartengono allo stesso cluster, ovvero il cosiddetto cluster B, il cluster drammatico, caratterizzato da tendenza all'azione - anche violenta - verso se stesso e/o gli altri.
Due di questi (Pinkman e White) sono accomunati dalle stesse condotte antisociali, ma a monte hanno delle personalità estremamente diverse, le cui caratteristiche  collidono e portano al rapporto, spesso altalenante fra i due.

 SPOILER

Jesse Pinkman è una personalità fragile, impulsiva, tormentata da sensi di colpa, intelligente ma irrazionale in momenti di crisi, a tratti meschino e vendicativo quando arrabbiato, a volte estremamente tenero e altruista. È ambivalente, spesso non riesce a capire da che parte stare, se con l'amico-collega-complice-nemico Walter White e contro di lui, spinto da un moto di ribellione nei confronti di quello che è il suo mentore, ma anche il suo sfruttatore.
Pinkman è border line, è impulsivo perché oscilla da un obiettivo all'altro, trascinato dagli eventi e dai suoi vissuti emotivi.
Walter White è diverso.
È freddo, calcolatore, ambizioso.
Dopo un'intera vita passato a fare il noioso brav'uomo, ha deciso di avere la sua rivalsa.
Usa le persone che lo circondano, Pinkman, suo cognato, i suoi collaboratori, senza rimorsi.
È vendicativo, considera quasi tutte le persone vicino a lui sacrificabili per i suoi scopi, facendo qualche eccezione coi suoi familiari e Jesse.
Walter White, alias Heisemberg, ha il disturbo antisociale di personalità.
Un antisociale atipico, perché a differenza di quello da manuale  non ha una un passato criminale prima dei 18 anni, è stato addirittura silente fino alla mezza età.
La sua antisocialità è del tipo psicopatico, non del banale antisociale impulsivo, ma del calcolatore, in grado di controllarsi per colpire più duramente. Un antisociale con stile.
E poi c'è Skyler.
Skyler non ha l'antisocialità degli altri due, anzi, si pone come quella che tiene alla legalità, ma non per questo è meno caotica.
Skyler si trova nella scomodissima posizione di essere quella che non merita nessuna attenzione in particolare. Sta affrontando una gravidanza, ma nessuno se la fila, perché sono tutti presi dall'affrontare la malattia di Walter, non ha le esigenze speciali del figlio disabile, conduce la vita noiosa della casalinga un po' bacchettona e anonima, scialba se confrontata alle rocambolesche avventure criminali degli altri 2.
Quando scoprirà la vita criminale di Walter, si trova in una posizione dove denunciare apertamente il marito rischia di metterla in pericolo.
Lei ha solo un'arma: fare l'isterica.
Mentre Pinkman è aggressivo perché mosso dalle emozioni e White per realizzare le sue ambizioni, Skyler lo fa per attirare l'attenzione, sperando che il marito capisca l'errore che sta facendo e il dolore che sta causando anche a lei.
I gesti di Skyler sono teatrali, con lo scopo di attirare l'attenzione degli altri, sperando di ottenere ascolto: per questo compie un tentativo pubblico (poco convinto, ma vistoso) di suicidio, per questo tradirà Walter e glielo sbatterà in faccia.
Le condotte aggressive di Walter sono aggressive verso gli altri che ostacolano le sue ambizioni, quelle di Jesse lo sono sia verso se stesso che verso gli altri.
Quelle di Skyler danneggiano fondamentalmente solo se stessa, e in più si rivelano inutili a differenza di quelle degli altri due.
Gli scopi di questa donna, uniti alle modalità e agli effetti, fondamentalmente inconcludenti, permettono di dire che Skyler ha vistosi tratti del Disturbo Istrionico di Personalità

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