lunedì 1 agosto 2016
Schemi: parte uno
In psicologia lo schema è il modo in cui rappresentiamo noi stessi e gli altri, in cui leggiamo i comportamenti, valutandoli a seconda dell'importanza, dell'ambito, dell'intenzione e del valore. Ci sono diversi schemi a seconda del dominio di appartenenza, permettendo di capire se noi o gli altri siamo intelligenti, buoni o inadeguati. La rigidità è un primo elemento che determina la disfunzionalità di uno schema rispetto a uno sano e si esplica in vari casi. Il primo è quando lo schema è iperinvestito su un solo aspetto: per esempio, se valutiamo il nostro valore solo sulla nostra intelligenza, arriveremo a non prendere in considerazione altre qualità come la generosità, l'aspetto fisico, la cortesia e a sentirci dei falliti perché non siamo le persone più intelligenti del mondo. Possiamo essere rigidi quando teniamo lo schema attivo anche di fronte a situazioni che non lo richiedono: continuiamo a stare attenti a dire la cosa più intelligente anche in situazioni di svago o intimità, dove dovremmo curare altri aspetti. Questa situazione si verifica anche nella relazione, portandoci a fare richieste all'altro di natura non pertinente, arrabbiandoci se l'altro non soddisfa lo schema: ci arrabbiamo con un professionista che non è sufficientemente affettuoso, quando dovrebbe essere professionale, ci arrabbiamo col partner che non si dimostra abile quando dovrebbe essere affettuoso e tante altre situazioni che portano a equivoci e a percepire fratture interpersonali. Questo succede quando uno di questi schemi, in virtù di esperienze vissute come traumatiche, arriva a espandersi oltre la sua area di dominio. Gli schemi patologici sono quelli che non si prestano all'invalidazione: se siamo convinti che il mondo sia pericoloso e che chiunque ci voglia fregare non arriveremo a fidarci neanche della persona più fidata del mondo, se non dopo anni e anni di convivenza a stretto contatto...peccato che lo schema patologico porti la persona a testare continuamente gli altri, alzando il tiro e aumentando le richieste e le prove alle quali l'altro dovrà sottoporsi per ottenere fiducia, cosa che potrebbe portare l'altro prima o poi a fallire nel test, a perdere la fiducia e a riconfermare lo schema patologico secondo il quale tutti vogliono mentirti e approfittarsi di te.
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