Scelte

Spesso ci capita di trovarci di fronte a scelte dove un'opzione esclude l'altra. O a destra o a sinistra; o ci si veste eleganti o in maniera disordinata; bianco o nero; buoni o cattivi.
A volte è inevitabile che una scelta escluda l'altra, mantenere il piede in due staffe può essere scomodo e controproducente.
Va tuttavia sottolineato un elemento fondamentale.
In un mondo sempre più diviso e divisivo non è detto che sia sempre così, là realtà va spesso ben oltre un brutale codice binario.
Chi ama i gatti per il loro individualismo e senso di libertà non è detto che debba odiare i cani per la loro fedeltà e amore incondizionato.
Anche perché questa contrapposizione parte dal presupposto errato che tutti i gatti e tutti i cani siano due categorie completamente omogenee, il che va a discapito della varietà interna. Esistono gatti meno anarchici della media nello stesso modo in cui esistono cani meno obbedienti della media.
Spesso si compie anche un errore dove si conclude direttamente ed erratamente che il non voler scegliere una delle possibilità equivalga a preferire l'altra. Il bisogno di molti di mettere un etichetta e attribuirci caratteristiche e preferenze a tutti i costi può portare le persone a trarre conclusioni errate, specie quando queste persone non hanno una conoscenza delle alternative possibili.
Non vuoi lavorare in un call center? Non vuoi lavorare.
Odi i leghisti? Stai dalla parte dei terroristi.
Definire il mondo attraverso un codice binario, ma anche superando le due alternative, spesso si dimentica che vi sono casi in cui non sono sempre mutuamente escludentesi.
Da una parte una categorizzazione del mondo circostante, specie se il più lineare possibile, ci può dare sicurezza. Tuttavia questa rigidità di pensiero ci impedisce di vedere le zone grigie e di potenziale arricchimento, imbrigliandoci in una visione del mondo riduttiva e che ci limita e danneggia a lungo andare, a volte imponendoci scelte strazianti che possono essere tranquillamente superate.